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  • ianna 1:17 PM on 19/07/2012 Permalink  

    riflessioni: a quando una vera digitalizzazione del mondo automotive? 

    Mi sono sempre chiesto la ragione per cui nel mondo automobilistico l’introduzione dell’informatica ad uso degli utilizzatori sia cosi’ difficoltosa.

    Se ci pensate – anche nei model;li piu’ costosi – tutta la strumentazione è disegnata in maniera analogica come a proteggere le menti semplici degli utilizzatori dall’avere informazioni precise.

    Mentre con i WinPC siamo abituati a vedere il dettaglio puntuale su quale violazione, conflitto o stack overflow abbia provocato una specifica DLL con relativo dump esadecimale della memoria, le auto continuano a volerci mostrare una generica luce rossa eventualmente accompagnata dal messaggio e’ necessario passare in officina per un controllo.

    Oggi pero’ il problema mi si e’ riproposto con riferimento ai pieni di benzina: dopo aver effettuato il pieno sono andato alla cassa per scoprire che rispetto a quanto avevo letto io mettendo giu’ la pompa, questa segnava 2 centesimi in piu’. Quei 2 centesimi in piu’ non mi hanno fatto sicuramente andare in bancarotta ma mi hanno riproposto la domanda di cui sopra: perche’ dobbiamo dipendere dalla filiera del mondo automotive per quanto riguarda le nostre vetture? Vi ricordate le numerosi frodi sulle pompe di benzina in cui i gestori alteravano la taratura e di fatto erogavano meno di quanto pagato dai clienti?

    Ancora una volta sarebbe sufficiente una maggior presenza di informatica sulle automobili (o un approccio digitale e non analogico) per risolvere eventuali dubbi.

    Mi spiego meglio:

    • la macchina potrebbe segnalare direttamente che si e’ rotto il fusibile XYZ oppure che e’ necessario sostituire il filtro dell’aria invece di obbligarci al passaggio in un officina che ci puo’ raccontare quello che vuole sul reale intervento necessario
    • l’indicatore del serbatoio, invece di indicare delle insignificanti tacche potrebbe mostrare il numero effettivo di litri contenuti nello stesso e/o quelli inseriti con l’ultimo pieno

    Non mi risulta che il costo dei componenti elettronici necessari a fornire tale indicazione sia piu’ alto di quelli attualmente in uso… infatti le informazioni sono gia’ disponibili alle officine che possono (solo loro) collegarsi e leggere i messaggi della centralina/computer di bordo.

    A meno che la ragione non sia il voler mantenere a tutti i costi tutta la filiera che gira intorno all’automotive anche dove non piu’ necessaria…

    che ne pensate?

     
  • ianna 11:33 PM on 22/09/2011 Permalink
    Tags: dislessia, ,   

    Tablet e dislessia 

    Ho iniziato ad avvicinarmi alle tematiche relative ala dislessia solo recentemente. Si tratta di un fenomeno molto diffuso che oggi colpisce circa il 5% della popolazione.

    Da quello che ho appreso, e’ un ambito in cui i nuovi strumenti informatici con modalita’ di interazione naturali (es. i tablet) potrebbero trovare un ambito di applicazione molto efficace come provero’ a spiegare di seguito.

    Cos’e la dislessia

    La Dislessia è un disturbo che si manifesta nella difficoltà di apprendere a leggere nonostante un’istruzione idonea, un’intelligenza adeguata, un’integrità neurosensoriale e un ambiente socioculturale favorevole. Essa dipende da disabilità cognitive di base che sono frequentemente di origine costituzionale (world Federation of Neurology, cit. in Ellis, 1984). E’ caratterizzata dalla difficoltà nella lettura e nella scrittura, ma può riguardare anche altri ambiti cognitivi come la memoria e l’organizzazione spazio-temporale e talvolta e’ associata a difficoltà matematiche (discalculia)

    Compare all’inizio dell’attività scolastica e il primo segnale è la lentezza nell’associare ad una lettera scritta un suono. Si confondono così suoni simili, come ‘d’ e ‘t’, ‘p’ e ‘b’, ‘f’ e ‘v’. la lettura risulta difficoltosa, lenta e scorretta, e naturalmente questo viene trasferito nella scrittura. La dislessia non è conseguenza di problemi di ordine psicologico, come per tanti anni si è creduto. Non è una malattia. I dislessici sono persone sane, che non hanno deficit sensoriali di udito e di vista e che non hanno alcun disturbo neurologico o psichico, inoltre il loro quoziente d’intelligenza è nella norma o addirittura superiore. Anzi, è proprio questo uno degli elementi diagnostici per stabilire che si tratta di dislessia, ovvero di un “disturbo dell’apprendimento”

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica la dislessia e gli altri disturbi specifici di apprendimento come disabilità, per cui non è possibile apprendere la lettura, la scrittura o il calcolo aritmetico nei normali tempi e con i normali metodi di insegnamento.

    Un dislessico non *guarisce* (in quanto non affetto da una malattia), ma sicuramente migliora, e a volte riesce quasi interamente lo svantaggio che gli procura questa sua disabilità costituzionale ” – Fonte Dislessia.org

     
  • ianna 8:48 AM on 06/09/2011 Permalink
    Tags: , ,   

    Tablet di medio livello a prezzi ridotti disponibili in negozi italiani 

    Come anticipato iniziano finalmente ad arrivare sul mercato italiano tablet di medio livello (cortex A8 1Ghz, schermo capacitivo, Gingerbread, HDMI) a prezzi da mass market: note catene di negozi (quali Euronics ed Unieuro) hanno iniziato a vendere il Mediacom Smart Pad 810C a poco meno di 180 euro.

    Tablet mid range at good price

    Mediacom Smart Pad 810C su flyer Euronics

     
  • ianna 11:32 AM on 22/08/2011 Permalink
    Tags: cloni, inaffidabile, myefox   

    Myefox.it decisamente sconsigliato per la scarsa qualità dei prodotti! 

    Sebbene generalmente preferisca rifornirmi da rivenditori noti o direttamente dai produttori cinesi, mi capita di provare (con piccoli ordini) nuovi negozi online. Su (insistente) richiesta di un amico, ho provato sito Myefox.it - effettuando l’acquisto di due tablet per suo conto.

    Informazioni sulla societa’:

    Attraverso i dati di registrazione del dominio, ho appreso che si tratta di una società cinese con una sede di comodo in Lussemburg. Dal sito invece ho letto che le spedizioni vengono fatte dalla Cina, ma che è possibile sottoscrivere una *assicurazione* che – a fronte di un extra costo del 3% dell’ordine – garantisce la restituzione dei dazi doganali.

    Ho quindi effettuati due ordini distinti con pagamento tramite paypal e scegliendo sempre la spedizione via DHL +  la famosa *assicurazione*.

    Spedizione e rimborso tasse: buon servizio

    La spedizione e’ stata assolutamente veloce anche grazie alla scelta di utilizzare DHL anziche’ la posta tradizionale: in 5gg ho ricevuto entrambi gli ordini con un extra costo di tasse doganali (29 euro a prodotto) che ho pagato direttamente a DHL.

    Effettivamente le tasse mi sono state rimborate nel giro di altri 5gg da Myefox con un riaccredito sul mio account paypal a fronte dell’invio via mail di copia della fattura di DHL

    Qualità dei prodotti: scarsa!

    Il problema si è rivelato essere proprio questo: la qualità dei prodotti spediti e’ risultata decisamente scarsa… i due prodotti acqusitati si sono rivelati cloni di noti prodotti cinesi, costruiti con componenti economici. Di fatto i prodotti spediti hanno lo stesso case / form factor dei prodotti che pretendono di essere, ma internamente utilizzano chipset, touchscreen o altri componenti di qualita’ inferiore.

    L’idea di cloni dei cloni potrà far sorridere alcuni e ricordare ad altri la saga di George Lucas, tuttavia è un fenomeno diffuso: in Cina è veramente difficile sapere chi di fatto produce un prodotto e si possono verificare le effettive caratteristiche solo quando lo si ha davvero tra le mani.

     
    • pallina88 7:37 AM on 06/09/2011 Permalink | Reply

      Confermo in toto!! fino a qualche giorno fa pensavo di essere stata io sfi**ata (come al solito), ma con google ho trovato diverse conferme che myefox.it non vende prodotti buoni. Lo sconsiglio a tutti!!!

      • scservice 10:43 PM on 06/09/2011 Permalink | Reply

        Anche io mi sono trovato male con myefox.it: si sono dimenticati uno smartphone ed il tablet che ho ordinato era ben diverso da quello pubblicizzato sul sito, niente webcam niente bluetooth niente 3g. Mi continuano a dire che la merce arriverà a breve e di avere pazienza e come riferimento di spedizione mi danno sempre quello del pacco che ho già ricevuto!! ebbene si è di PACCO che si parla. Ho chiesto il rimborso con paypal e si sono rifiutati, sul loro sito non è possibile lasciare un feedback negativo, quindi attenzione troverete solo feedback positivi.

    • v_android 5:23 PM on 07/09/2011 Permalink | Reply

      Confermo, stessa esperienza: comprato un tablet spacciato come Flytouch3 ma in realtà è arrivato un Superpad 3 che è appunto il suo clone dotato di firmware Sawee10 (basta cercare in google). I dazi mi sono stati rimborsati e subito dopo ho fatto presente tutti i difetti/differenze del prodotto ricevuto rispetto al FT3 che mi attendevo. Ho douto fare un batti e ribatti di email e conversazioni in chat. Nella chat i loro operatori cinesi mostra(va)no dei nomi italiani finti. Non sapevano scrivere e immagino parlare bene la lingua italiana: un po’ per questo, un po’ per paraculaggine non capivano le mie domande ben articolate e dettagliate, oppure mi rispondevano “comunque il tablet funziona bene lo stesso vero?” (testuale). Alla fine sono riuscito ad ottenere un parziale rimborso (30€). Risultato: ho speso 120-30€ per il tablet + SD/cover 17€ + assicurazione 3€ + DHL 22€. I 30 euro di dazi doganali mi sono stati rimborsati. Ora mi ritrovo ad aver speso 130€ circa per un oggetto di scarso valore che oltretutto si è già guastato. Ho scritto loro e mi hanno chiesto “la fotografia della problema”.. Che periscano tra le fiamme dell’inferno.

  • ianna 7:59 AM on 21/07/2011 Permalink
    Tags: , GAD, scuola digital,   

    Scuola digitale: gruppo di Acquisto per Android Tablets? 

    A seguito dell’articolo sui tablet per la scuola primaria, ho ricevuto diverse richieste di aiuto per replicare la mia esperienza in altre scuole, magari riuscendo ad acquistare tablet a costi ragionevoli.

    Mi chiedo se possa avere senso (e ci siano i numeri) per mettere insieme un gruppo di acquisto per ottenere prezzi vantaggiosi

    Dopo una rapida verifica con alcuni fornitori cinesi, di seguito i prezzi che si potrebbero ottenere con un minimo di 25 partecipanti:

    IannaDroid 7 – 155 Euro

    Modello IannaDroid 7
    CPU Cortex A8 – Samsung S5PV210, 1GHz
    Operation System Android 2.3
    RAM 512MB
    Memoria 4GB
    Shell Material Alluminio / Vetro
    Screen Size 7 pollici
    Type Capacitive Screen
    Resolution 800 x 480
    Visible Angle 120°
    Extend Card Support TF card up to 32GB extended
    Front Camera Si
    Gravity Sensor Si
    Multi-Touch Si
    Flash Supporto Flash 10.3
    Android Market Si
    Youtube Si
    WIFI Yes, 802.11 b/g/n
    3G No
    Interfaccia per Cuffia 3.5mm
    3D Games Si, GPU(OpenGL ES-CM 1.1)
    Dimensione 196 x 125 x 14.5mm
    Product Weight 510g
    Extend Port 1 x HDMI port
    1 x MINI usb port (OTG)
    1 x MINI usb port (HOST)
    1 x TF card slot (microSD)

     

    Cortex A8 - 7 pollici Capacitivo - solo WiFi

     

     
  • ianna 1:22 AM on 31/05/2011 Permalink
    Tags: , bambini, scuola elementare,   

    un tablet nella scuola elementare… 

    A fine aprile, nella classe di mio figlio si e’ rotto il PC. L’ho saputo per caso, appunto da mio figlio, che mi ha detto che era proprio necessario che facessi un salto a sistemarlo. Per inciso mi ha anche detto che le maestre avrebbero voluto fargli vedere qualcosa su Internet ma che il collegamento della scuola non funzionava.

    Avendo sotto mano diversi tablet per altre attività sono stato colto da un irrefrenabile impulso di donarne uno alla classe.

    Ho scelto quindi un modello resistente (non proprio il Rugged tablet di Panasonic,  ma sufficientemente solido per un uso intenso – cadute comprese), di formato abbastanza grande (8 pollici) e ho passato un paio di notti a prepararlo per un uso nella scuola primaria:

    • creazione account google adhoc (per mail e calendario)
    • selezione/sviluppo di applicazioni per le varie insegnanti (Italiano,Matematica e Inglese con shortcut in schermate separate)
    • installazione di vari livelli di parental controll (safesurf, prevenzione uso applicazioni non adatte, etc)
    • installazione di un paio di ebook adatti per l’eta’
    • installazione di un paio di documentari Quark in linea con il programma scolastico
    • ecc

    Dopodiche’ ho consegnato il tablet ad una maestra insieme ad un gateway WiFi/3G (MiFi) acquistato su ebay (con SIM e traffico dati prepagato per 2 mesi) +  un breve manuale d’uso per le maestre.

    Tablet: manuale d'uso

    Devo dire che la reazione e’ stata entusiasta sia da parte dell’insegnante che da parte dei bambini: questi ultimi nel giro di pochi minuti erano gia’ perfettamente a loro agio.

     
  • ianna 9:19 PM on 07/04/2011 Permalink
    Tags: Nintendo 3Ds Andoid iOS gaming   

    Nintendo 3DS: il business model e’ ancora sostenibile? 

    Ho avuto modo di giocare un po’ con la nuova console Nintendo: carina, i giochi 3D che ho provato sembrano beneficiare della nuova grafica e soprattutto posso confermare che il 3D e’ visibile anche da parte di un miope senza l’ausilio di occhiali aggiuntivi ;-)

    Mi chiedo tuttavia se dopo aver mantenuto per molti anni la leadership delle console portatili, aver innovato anche su quelle da salotto costringendo la concorrenza a correre ai ripari con Move e Kinnect, la nuova console sia destinata a replicare il successo delle precedenti.

    Le ragioni per le quali sono dubbioso sono due:

    • il cambio di target a cui sembra destinata la nuova nata
    • il contesto di mercato del gaming

    Vediamo entrambe le tematiche piu’ in dettaglio.

    La DS (nelle sue varie incarnazioni) e’ sempre stata orientata a soddisfare la voglia di gaminig per la clientela piou’ giovane. Tipicamente la si vede diffusissima alle scuole elementari ed un po’ meno nei primi anni delle medie. L’offerta di giochi e’ orientata a questa fascia di eta’, Nintendo ha una una buona fame per gli aspetti di tutela dei minori e per le modalita’ di gioco che risultano fruibili dai piu’ piccoli.

    Il 3D pero’ sembra essere giustificabile solo per applicazioni piu’ sofisticate generalmente apprezzate dagli adolescenti, per i quali tuttavia sono gia’ disponibili console piu’ sofisticate quali le varie incarnazioni di PSP.
    Le prime applicazioni 3Ds gia’ in vendita sembrano destinate proprio a questo segmento.

    Oltre alla competizione delle altre console, questa fascia di clienti e’ stata esposta negli ultimi 4 anni all’esplosivo mercato del gaming su cellulare. In un area che praticamente non esisteva, Apple e successivamente Google sono riusciti a creare un ecosistema di sviluppo ed acquisto di applicazioni di straordinario successo. Ma non e’ finita: solo hanno creato il mercato, ma hanno anche scardinato il modello di pricing abbassando di almeno 1.5 ordini di grandezza il valore dei giochi stessi. Per quanto riguarda lo spending attualmente si parla di circa 7 USD/mese per i clienti Apple e 4 USD/mese per i clienti Android.

    Spesa mese app mobili - fonte Mobclix

    Spesa/mese - Fonte Mobclix

     
  • ianna 10:31 PM on 24/02/2011 Permalink
    Tags: Alibaba marketplace cinese, China OEM   

    La notizia e’ di dominio pubblico ormai da diversi giorni: i vertici di Alibaba dimissionari o allontanati a seguito di un elevatissimo numero di frodi perpetrate negli ultimi mesi attraverso il loro marketplace

    http://www.businessinsider.com/alibaba-ceo-resigns-over-huge-fraud-scandal-2011-2?utm_source=alerts

    Devo confessare che in una trentina di acquisti effettuati sul loro marketplace, sono incappato anch’io per ben due volte in venditori disonesti…. fortunatamente invece di utilizzare i meccanismi di Alibaba, mi sono affidato alla protezione di paypal ottenendo il rimborso completo nel canonici 21gg

     
  • ianna 9:14 AM on 01/02/2011 Permalink
    Tags: kids, parental controls   

    Internet & digital media restrictions 

    Non sono un neoluddista, ma per la prima videogame console dei miei figli ho definito una serie di regole di utilizzo ed impostato al massimo livello il parental control (no wifi, no chat, no internet access!).

    A prima vista questa scelta potrebbe sembrare contraria a quei principi in cui ho sempre creduto: il supporto per il libero accesso ad Internet, per la EFF, per il freedom to speech, la neutralita’ della Rete, l’opposizione alla censura ed ai blocchi imposti dai vendor sui loro device etc

    Eppure ritengo che sia comunque consistente: la Rete e’ uno strumento molto potente e l’uso da parte dei ragazzi deve essere consapevole, regolato quindi non da organismi esterni, ma dai genitori nell’ambito del loro modello educativo.

    Sono l’unico a pensarla cosi?

     
  • ianna 12:08 AM on 16/01/2011 Permalink
    Tags: aTV, firecore, jailbreak   

    Potenziata apple TV nera con XBMC! 

    Grazie a Firecore ed apple tv anche la TV in cucina ha accesso a tutti i media.

    E’ stato necessario prima fare il jailbrake con Seas0nPass
    Poi creare un IPWS custom e finalmente è stato possibile installare aTV flash (black)

    UPDATE 22/1: da oggi è possibile anche aggiornare XBMC

     
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